Business senza burnout.
La passione per un progetto, spesso, può consumarci profondamente!
E questo contenuto può davvero aiutarti.
Voglio mostrarti come evitare il burnout mentre costruisci il tuo business.
Niente teoria astratta, ma esperienza vissuta e strumenti pratici per ritrovare equilibrio e motivazione.
Prima di tutto, capiamo cos’è il burnout.
Il burnout è un esaurimento emotivo, fisico e mentale causato da stress prolungato e da uno squilibrio costante tra le energie spese e quelle recuperate.
Il termine è stato coniato dallo psicologo Herbert Freudenberger nel 1974 e oggi è riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come una sindrome legata al contesto lavorativo.
Secondo l’OMS, il burnout è caratterizzato da tre dimensioni principali:
- sensazione di esaurimento o mancanza di energia;
- aumento della distanza mentale dal proprio lavoro o sentimenti di negativismo e cinismo legati al lavoro;
- ridotta efficacia professionale.
I sintomi possono includere stanchezza cronica, insonnia, difficoltà di concentrazione, irritabilità, perdita di motivazione e distacco emotivo.
A livello fisico, possono manifestarsi anche dolori muscolari, mal di testa e indebolimento del sistema immunitario.
È importante distinguere tra semplice stress e burnout: mentre lo stress può essere temporaneo e risolversi con il riposo, il burnout è più profondo e radicato e necessita di una revisione dei propri ritmi di vita, valori e modalità lavorative.
Se ti senti stanco anche dopo aver dormito, se il tuo entusiasmo si è trasformato in indifferenza, se ogni attività ti sembra un peso… potresti essere vicino al burnout.
Ma la buona notizia è che si può prevenire e, se ci sei già dentro, si può uscire.
E in questo articolo ti spiegherò come ho fatto io, ma ricorda: non sono un medico, questi non sono consigli medici ed affidarsi ad un/a professionista è fondamentale!
Ma chi sono io e perché dovresti ascoltare come io ho affrontato il burnout?
Sono un sociologo e un imprenditore. E negli ultimi anni ho fatto di tutto, lavorando continuamente per ottenere grandi risultati in poco tempo.
Ho vissuto il burnout, più volte. E ti condivido la mia esperienza per aiutarti a non commettere i miei stessi errori.
Perché per quanto puoi correre nella carriera, il burnout – o peggio – finirà sempre per rallentarti.
La mia esperienza personale con il burnout.
Ho aperto la mia prima azienda durante il COVID, con lockdown e tante attività bloccate.
Lavoravo 17 ore al giorno, ero entusiasta, ma poi ho iniziato a sentirmi vuoto, spento, scollegato.
Sintomi tipici: stanchezza cronica, distacco emotivo, calo della motivazione. Ho capito che stavo tradendo il mio scopo: volevo libertà, ma mi stavo consumando.
Chi ha affrontato almeno un burnout o lo sta vivendo, conosce bene quella sensazione.
Ad un certo punto però ho capito che:
- il successo non si misura con l’esaurimento;
- il sacrificio è sopravvalutato.
Quando ero nell’esercito, in cavalleria, ho capito due cose importanti: il valore della libertà e la verità verso se stessi.
Le persone erano fiere di me, mi vedevano come un esempio, ma dentro stavo morendo.
Stavo vivendo una vita che non volevo.
La verità è che dovremmo tutti inseguire la non-performance: non devi produrre sempre per valere.
Tu vali, indipendentemente da ciò che sei capace di creare.
Se crei, devi farlo perché ti rende felice. Io oggi lavoro ancora tanto, ma sono libero e felice.
Libertà è anche decidere di fermarti, rifiutare il culto della performance continua, e dare valore al tuo benessere.
Ora, voglio condividere con te le 7 strategie pratiche che mi hanno aiutato ad uscire dal burnout più forte di prima.
Le ho approfondite nel video che vedi sotto, ma il consiglio più importante è sempre quello di affidarti ad un/a specialista.
7 strategie pratiche anti-burnout
1. Pianifica il riposo
Metti in agenda il recupero, come fosse lavoro.
Non ricordo precisamente in quale libro l’ho letto, ma un imprenditore ha detto che ogni anno organizza per sé e la sua famiglia un Big Misogi (un grande risultato) e otto micro-avventure (viaggi o esperienze).
Non più e non meno.
Questo crea equilibrio.
È importante avere sempre davanti agli occhi un calendario annuale.
2. Definisci i confini
Orari, notifiche, momenti offline.
Setta i dispositivi per non essere raggiungibile quando stacchi. Comunica i tuoi orari a tutti i collaboratori.
3. Massimo 3 task importanti al giorno
Riduci sovraccarico e ansia.
Inserisci call e riunioni nel pomeriggio, usa la mattina per pianificare.
Dai priorità alle attività più complesse e redditizie, delega il resto.
4. Asseconda il tuo ritmo naturale
Energia alta = attività impegnative.
Se non riesci a portare avanti un task oggi, rimandalo.
Ascoltati. Il mondo non esploderà.
5. Delegare è sano
Non sei obbligato a fare tutto tu.
Più impari a delegare, più lavori meglio.
E puoi svincolare il denaro dal tempo.
6. Cura corpo e mente
Sonno, movimento, alimentazione.
La passione (o la paura di perdere tempo) ti porterà a non staccare mai.
Ma prova a farlo: ricarica le batterie, tornerai più produttivo.
Il mio mentore, Danilo Foresi, mi ha insegnato: “Staccare e fare pause, anche lunghe, non è una colpa. Non è mancanza di professionalità. È giusto.”
7. Condividi il peso
Community, mentor, supporto emotivo.
Quando sei troppo coinvolto nel tuo lavoro, perdi lucidità.
Per anni ho fatto l’errore di costruire strategie perfette ma blindate, senza confronto.
Oggi, prima di lanciare un’idea, mi confronto con il team e i clienti.
Parla con chi è fuori dal tuo lavoro ma condivide il tuo settore.
Bonus: recupera il tuo Ikigai
Se sei già in burnout, torna al tuo “perché”.
Recupera senso e motivazione.
Se vuoi una mano, guarda il mio mini-corso gratuito: Clicca Qui!
Ricorda che la sostenibilità non è un lusso, è la condizione per durare!
Un abbraccio,
Angelo